Con singolare tempismo, a due mesi esatti dal debutto mondiale del prequel House of the Dragon, la HBO fa trapelare la notizia di aver messo in cantiere anche il sequel di Game of Thrones. Secondo quanto rivelato da Hollywood Reporter e Variety, la casa di produzione ha sul tavolo il progetto di una serie che prende le mosse dalla dibattuta fine del Trono di Spade ed è incentrata sul personaggio di Jon Snow. C’è dunque la fondata ipotesi che, dopo aver seguito le antiche vicende della casata Targaryen nel prequel, un giorno sapremo cosa accade al nostro eroe bastardo dopo la strage di Approdo del Re e il suo esilio tra i Guardiani della Notte. Ipotesi e non certezza, visti i ripensamenti che hanno dominato fin qui in casa HBO sui progetti che riguardano il mondo drammatico-epico-tragico-fantastico creato da George R.R. Martin nel ciclo di romanzi da cui è tratta la serie cult per eccellenza. Basti ricordare la vicenda di Bloodmoon, titolo provvisorio di una serie prequel del Trono di cui fu girata la puntata pilota con Naomi Watts e che fu accantonata subito dopo.

Cautela dunque, questa la parola d’ordine per i fan di Jon Snow & soci, nelle cui teste in queste ore gli interrogativi svolazzano come draghi. Come mai proprio adesso questo annuncio? In HBO vogliono mettere le mani avanti temendo che l’imminente prequel possa tradire le attese? Oppure è un’abile mossa promozionale per lanciarla con maggior forza solleticando la passione dei fan per quel mondo?

Dietrologie a parte, ci si domanda soprattutto se la produzione abbia le frecce giuste al suo arco per dare agli spettatori tutto ciò che chiedono e per un così alto numero di ore di programmazione divise in due progetti. Non è una questione di soldi, quelli per gli spettacoli di sicuro successo come è facile prevedere sia un nuovo capitolo della serie più amata, si trovano sempre. È questione di talenti. Su quello di Kit Harington sembrano esserci pochi dubbi. Jon Snow avrà ancora il suo volto, reduce da un Enrico VIII in teatro e qualche eccesso da star. Ma gli altri?

Ad incarnare i nuovi eroi avremo un’altra compagnia bella e perfetta come quella ammirata in scena per otto stagioni? In sala scrittura qualcuno saprà rivaleggiare con Shakespeare come Benioff e Weiss hanno fatto nella serie madre? Si può sperare di avere dietro alla macchina da presa artisti capaci di dirigere qualcosa come la battaglia dei bastardi? Fede e pazienza. Dal 22 Agosto inizieremo a scoprirlo.
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