GIÙ LE ARMI DAVANTI A CHIARA E FEDE
The Ferragnez: tra ostentazione di status e fiaba da popolo social c’è una svolta family-drama che non ti aspetti.
The Ferragnez: tra ostentazione di status e fiaba da popolo social c’è una svolta family-drama che non ti aspetti.
La prima parte del finale della serie è un’esplosione di passioni. Il fuoco divampa e dietro le fiamme si incomincia a sentire l’odore della cenere.
Il giochino sta per finire. Prof e banda stanno per aprire quella porta. L’unica certezza è che saremo liberi, finalmente.
Perché non sappiamo più fabbricare miti? La domanda provocatoria, avanzata da Giancarlo Dotto nel suo ultimo libro “Il Dio che non c’è” merita almeno un tentativo di risposta.
Un’avventura totalizzante, da esperienza mistico-filosofica. Una serie da cui è impossibile uscire come si è entrati.
Dall’invidia degli dèi al sogno umano dei supereroi. La moderna mitologia richiama i classici greci in un rovesciamento di valori che consola e suscita ottimismo.
Mai in vita sua Leonardo Da Vinci ha disegnato o dipinto Caterina da Cremona. Forse Matilda De Angelis, molto più degli autori della serie, ci ha spiegato il perché.
Non ci voleva, questo (auto)dileggio di Francesco Totti. Non serviva e fa male a chi ama il calcio, gli eroi, le narrazioni che dipingono mondi.
Il pleonasmo non suoni sterile. C’è già chi ha tacciato di scarsa autenticità le rentrée di Bryan Cranston da protagonista in una serie tv. “Torna a fare Walter White” hanno scritto. Un abbaglio.
Hausen ti prende e ti spinge in una caverna buia. Là dove le ombre proiettate sulle pareti si fanno più cupe, dalle parti dell’incubo più angosciante.
In questa puntata del magazine Serial Times, in onda ogni settimana su RTV Sanmarino, Sergio Gamberale ci parla del debutto di “Raised by Wolves” (“Una Nuova Umanità ”), la nuova serie di fantascienza che si avvale della creatività di Ridley Scott, della sentimentale “L’Estate in cui imparammo a volare”, di “Jules”, episodio speciale di “Euforia” e di molto altro, con immagini in anteprima e i trailer delle principali novità della settimana.
Puristi e complottisti all’attacco per il dichiarato falso storico di Anne Boleyn, ma le ragioni per far interpretare il ruolo a un’attrice nera sono più che valide.
Geniale, esilarante parodia dell’informazione televisiva. Grazie a una compagnia di personaggi surreali e provocanti orchestrati dalla divina Frau Grüber, dileggia il presunto giornalismo da talk show, diverte fino alle lacrime e addirittura commuove.