Doveva essere la stagione di Sana, l’amica islamica del gruppo di Skam Italia interpretata da Beatrice Bruschi. Viste le prime tre, che ci hanno raccontato in presa diretta e con amabile realismo le vicende sentimentali ed esistenziali di un gruppo di liceali romani, sarebbe stato interessante vedere cosa le clip di Skam ci avrebbero fatto scoprire di lei e della sua cultura. Ma no. Timvision, che ha diffuso fin dall’inizio lo show prodotto da Cross Production, ha cancellato la serie dal suo palinsesto. Scelte strategiche, dicono.
L’azienda punta alle famiglie, con prodotti che richiamino un pubblico meno connotato per età. Poco importa che Skam Italia avesse conquistato una schiera di giovanissimi non solo in Italia, il plauso dei critici, premi come miglior serie italiana. Le logiche del marketing impongono a Timvision di mandare in soffitta questo bel dramma adolescenziale, un racconto di formazione straordinariamente attuale e credibile, scritto con sobria sincerità e filmato con rispettosa empatia.
Ed è un vero peccato, perché insieme alla crisi del rapporto tra Eva e Giovanni (Ludovica Martino e Ludovico Tersigni), alla parabola gay di Martino e Niccolò (Federico Cesari e Rocco Fasano), all’amore impossibile e contrastato tra Eleonora e Edoardo (Benedetta Gargari e Giancarlo Commare), Skam ci aveva aperto una finestra importante sulla generazione dei primi anni 2000 raccontando senza filtri o artifici narrativi cosa pensino e come vivano un certo tipo di diciottenni della media borghesia, oggi. Un racconto in cui ci si poteva identificare senza vergogna e si poteva seguire con dolcezza e passione.
Ora cosa succederà? Ludovico Bessegato, showrunner e regista (Stagioni 1 e 2) parla come se per la serie non ci fosse un domani e pubblica un commosso saluto ai fans e agli attori (vedi foto qui sotto). Ma non è escluso che qualcuno possa riprendere in mano i diritti e consentire la prosecuzione del progetto. Questo almeno è quanto auguriamo a Bessegato, al cast, ai tanti appassionati di questa serie e a chi si batte per una produzione di fiction italiana dal respiro internazionale
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