Ci voleva l’esplosione delle serie TV per portare sullo schermo il romanzo capolavoro del premio Nobel Gabriel Garcia Marquez. Troppo complessa e articolata la trama di “Cent’anni di Solitudine” per stare dentro a un film. Ma i tempi dilatati e la qualità cinematografica delle odierne serie Tv hanno compiuto il miracolo. Se infatti l’autore, nonostante le molte richieste, aveva sempre rifiutato di concedere i diritti per l’adattamento del suo romanzo del 1967 al cinema, i suoi eredi hanno accettato la proposta di Netflix. Secondo il figlio dello scrittore, Rodrigo, le recenti produzioni come “Narcos” e “Roma” dimostrano che le obiezioni alla trasposizione espresse dal padre sono ormai superate. Da qui il sì all’operazione e la vendita dei diritti al servizio streaming.
Il portale produrrà la serie sulla storia della famiglia Buendìa e il suo universo della città immaginaria di Macondo. Si tratterà di una serie in lingua spagnola e sarà girata in gran parte in Colombia, il paese natale dello scrittore. Lo stesso Marquez, scomparso nel 2014, aveva espresso la sua contrarietà ad operazioni che prevedessero una trasposizione del romanzo in lingua diversa dallo spagnolo. Non si sa ancora chi scriverà la sceneggiatura e chi interpreterà le sette generazioni di personaggi che compongono la grande saga familiare del romanzo. Con oltre cinquanta milioni di copie vendute in tutto il mondo, “Cent’anni di Solitudine” è considerato una pietra miliare nella storia della letteratura latino-americana, oltre che un capolavoro del cosiddetto realismo magico.
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