BLACK MIRROR 4: LETTERALMENTE FANTASTICA

“Va bene, ho capito, butto via tutto. Tv, computer, smartphone, playstation… via, nel cesso!” disse Bruno, alzandosi rabbiosamente dal letto.
“Che fai?! Sei impazzito?!?!” chiese Silvana, distesa sonnecchiante, fissandolo interrogativa.
Lui prese una busta della spazzatura e iniziò a riempirla cun furia. Telefono, iPad, modem…

“Butto anche questo, il robottino che sbatte, impasta e fa un sacco di altre cose. Che poi non ci so fare manco una frittata è un dettaglio. È comunque un robot e dunque è pericoloso. Mi potrebbe pure ammazzare, un giorno!”
“Ma cosa stai dicendo?” riuscì appena a chiedere lei, incredula.
“Non hai visto Black Mirror 4, eh?! Là si capisce bene: questi strumenti ci stanno prendendo la mano e pure il braccio. Si sono fatti troppo intelligenti e raffinati, quindi mo tra poco saranno cazzi amari per tutti noi. ‘Ste macchine diaboliche ci ridurranno presto a ectoplasmi! Ominidi asserviti a Gps, social network, app di incontri, le cui emozioni e il cui intelletto saranno pura merce per il GSMT, il Grande Sistema Mondiale della Tecnica…”
Silvana tentò inutilmente dentro di sé, di imbastire una replica. Bruno continuò il suo delirio: “L’unica è staccare la spina, come fece l’astronauta di 2001 Odissea nello Spazio con Hal, il computer che si fece rodere il culo e tentò di ucciderlo. Liberarsi degli strumenti per tornare ad essere uomini. O post uomini, chissà…”

Silvana prese fiato e coraggio: “Ma no dai, calmati, è solo fantascienza distopica (come dicono quelli che parlano trend). Ti pare che davvero…? Black Mirror non è veramente il futuro, ma la rappresentazione del futuro come noi, oggi, ce lo figuriamo. Mica Charlie Brooker, l’ideatore, c’ha la palla di vetro, no?! È chiaro che la serie racconta, enfatizzando alcune tendenze in atto, l’evoluzione dell’umanità in una società tecnologica che… Cioè è uno sguardo cupo su ciò che stiamo diventando…”
Bruno si placò, tornò a stendersi sul letto e lasciò libertà alla sua profonda tristezza:
“E ti pare una bella evoluzione? Se è così, viva la devolution! Tornare indietro dobbiamo, altro che andare avanti verso un mondo alienato, disumanizzato, cloroformizzato, incidentalizzato…”

Silvana gli dedicò il più dolce dei suoi sorrisi.
“Senti, ti va una tisana rilassante?”
Lui scosse il capo, sconsolato.
Lei: “Però ammettilo, dai, Black Mirror4 è una gran bella serie. Appassionante, molto ben fatta…”
Bruno annuì convinto: “sì, letteralmente fantastica!”
Nell’improvviso silenzio, i due sguardi si cercarono e trovarono. Gli occhi teneri di Silvana ammorbidirono lo sconforto scolpito sul volto di lui.
“Buonanotte” sussurrarono quasi allo steso tempo.
Bruno allungò la mano e raggiunse la macchinetta posta sul comodino. Spinse l’interruttore e Silvana sparì.
“Te no – pensò Bruno fissando il suo generatore di ologrammi 3D- te non ti butto mica!”
E fu pronto, finalmente, ad accogliere sereno i doni della notte.

Sergio Gamberale

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