Lo dice il Wall Strett Journal: Apple ha pronto un assegno a nove zeri per la produzione di serie tv. Il budget è stato affidato a Jamie Erlicht e Zack Van Amburg (i produttori che per Sony Pictures hanno realizzato tra le altre “The Crown” e “Breaking Bad”) per mettere in cantiere 10 serie dal costo/puntata che oscilla tra i due e i cinque milioni. Roba seria. I due sono già a Hollywood per i primi contatti.
Jamie Erlicht e Zack Van Amburg
Ma mentre Cupertino mostra i muscoli a Netlix, Amazon e compagnia, dalla scienza arriva un messaggio che potrebbe suscitare qualche dubbio su questa imminente e ulteriore invasione del nostro immaginario: vedere troppe serie tv fa male alla salute.
I ricercatori delle università di Michigan (Stati Uniti) e Leuven (Belgio), dopo aver osservato 423 ragazzi tra i 18 e i 25 anni, hanno concluso che l’80% di loro, autodichiaratisi spettatori compulsivi di serie televisive, soffre di disturbi del sonno. La prolungata visione di serie tv sarebbe, a dire degli studiosi, causa di insonnia. Non il contrario. Quindi non è che ci si incolla a Netflix perché non si riesce a dormire. No: è che non si riesce a dormire perché ci si eccita davanti alle serie tv. Si chiama “allerta cognitiva”.
Dunque il prossimo arrivo di nuovi dosi di eccitanti, in occhi a rischio di insonnia patologica, qualche pensiero lo impone. Ma intanto godiamoci una piccola suggestione. La Apple, fabbrica di tanti degli schermi davanti ai quali perdiamo ore di sonno, ora provvede a riempirli di ciò che più amiamo vedervi dentro. Un pensiero gentile. Un cadeau da un miliardo di dollari. Fatto della stessa materia dei sogni. Quelli ad occhi aperti.
Giornalista pentito e critico per natura, si è occupato per vent’anni dell’oggetto delle sue passioni e dei suoi studi giovanili: il cinema. Come inviato e critico ha assistito sgomento alla fine della settima arte. Asciugate le lacrime e trovato un secondo lavoro, ha iniziato a seguire le serie tv e la fiamma dentro di lui si è riaccesa.
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